Si è tenuto lo scorso 27 Giugno, presso la Sala Consiliare del Comune di Colfelice, il convegno dal titolo “Efficientamento e competitività. Migliorare la produzione e rafforzare l’appeal”.
Hanno partecipato all’incontro diversi esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni, tra cui il Sindaco della Città Bernardo Donfrancesco, il Consigliere comunale Ivano Nardozi, l’Assessore Donato Marsella,Vicepresidente del GAL Terre di Argil di Ceprano; Luigi Franceschi, Managing Director Cethegus Scpa; Luigi Castrechini del Consorzio di Tutela del Peperone di Pontecorvo DOP; Pasquale Ciacciarelli del Consiglio Regionale del Lazio. Il convegno ha toccato interessanti tematiche tra cui l’importanza della ruralità come sinonimo dell’autenticità del passato e strumento per una produzione più “seducente”; la connessione agricoltura e cultura; il marketing territoriale; la formazione degli agricoltori; il problema della mancanza di relazioni tra amministrazione centrale e produzione locale.
Il Sindaco Donfrancesco ha rimarcato l’importanza del passato che si pone a servizio dell’evoluzione agricola del futuro; a suo avviso occorre esercitare un continuo riferimento al mondo di ieri, in cui agricoltura e cultura erano connesse, in quanto – riportando le sue parole – “quel mondo associava l’amore della terra a quello per il prossimo”. Dello stesso avviso l’Assessore Donato Marsella, che si compiace per “un generale ritorno alla terra”, sinonimo di genuinità, tradizione, origini. In termini di produzione, per l’Assessore è fondamentale vincere la sfida del saper coniugare la qualità con la produzione intensiva che abbatte i costi; l’agricoltura, continua Marsella, riveste una certa importanza non solo per la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente ma anche per altri servizi del settore terziario. A tal proposito Luigi Franceschi, esperto di valorizzazione del territorio attraverso i flussi turistici, ha insistito sul legame che sussiste tra produzione agricola e turismo, mostrando come l’appeal di un “prodotto vetrina” (quale, ad esempio, il peperone DOP di Pontecorvo) sia un ottimo strumento per l’attivazione di un turismo slow che vuole conoscere sia i produttori che il territorio. Luigi Castrechini ha fatto luce sulla rilevanza posseduta dall’appeal del prodotto agricolo; il peperone DOP di Pontecorvo, in questo caso, è sinonimo di originalità, qualità, cura del territorio. Il problema, spiega Castrechini, è dato dalla mancanza di investimenti, da parte delle aziende, nella produzione del suddetto prodotto; tuttavia con la giusta volontà e gli adeguati mezzi (come il piano 3.2 del PSR), si può giungere ad ottimi risultati. In ciò sono necessari, conclude, sia un maggior incoraggiamento verso gli agricoltori da parte di regioni, province e amministrazioni locali, sia una formazione degli agricoltori stessi, che devono studiare da imprenditori. Pasquale Ciacciarelli ha mostrato come oggi ci sia difficoltà nell’abbattere la convinzione diffusa che agricoltura sia esclusivo sinonimo di antichità e lo stereotipo secondo cui un territorio frazionato e parcellizzato sia ostacolo alla produzione; secondo il Consigliere della Regione Lazio, al contrario, frazionamento è sinonimo di produzione più ricca e variegata, purché si creino relazioni e connessioni tra i produttori. Congiunzioni che devono sussistere anche tra amministrazione centrale e produzione locale: questo quanto affermato dal Consigliere comunale Ivano Nardozi che, in conclusione, ha ribadito la necessità di una formazione di stampo imprenditoriale per il piccolo agricoltore, ma anche di un’informazione facilitata nei suoi confronti riguardo le opportunità da sfruttare (incentivi, fondi, bando di progetti) per una produzione migliore e più efficiente.